Marco De Gasperi sigla
il nuovo record di salita e discesa al Monte Bianco
|Dopo il recente
record all’Ortles, l’atleta bormino centra un nuovo fantastico primato; in 6h43’52’’
è suo il nuovo record al Monte Bianco con partenza e arrivo da Courmayeur lungo
la via Ratti dal Rifugio Gonella (51,8 km e 3.750 m D+)
A vent’anni di distanza dal record di Fabio Meraldi (6h45.24), un altro
valtellinese doc scrive il proprio nome nella storia del Monte Bianco e dello
skyrunning.
Partito dalla piazza della chiesa di Courmayeur (1.224
m) alle 4:30 di questa mattina, Marco De Gasperi è risalito, prima lungo la
strada asfaltata della Val Veny fino al Combal (1.987 m), poi lungo la morena del Miage al Rifugio Gonnella (3.071 m), quindi sull’insidioso ghiacciaio
del Dôme per raggiungere il Col des Aiguilles Grises (3.811 m),
il Piton des Italiens (4.002 m), la Capanna
Vallot (4.362 m) e la Cresta
de Bosses fino in vetta al Monte Bianco (4.810 m).
Lungo lo stesso percorso di salita,
ha poi fatto ritorno a Courmayeur alle ore 11:13 segnando un tempo complessivo
di 6h43’52’’. A distanza di vent’anni, quindi, questo diventa il nuovo
riferimento cronometrico lungo la via normale italiana della più alta cima
delle alpi.
A coordinare il progetto, con
particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza viste le difficili
condizioni del ghiacciaio del Dôme, erano presenti lungo il
percorso le guide alpine Adriano Greco, Michele Compagnoni, e Lucio Trucco, il
soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entreves e gli atleti Martin
Anthamatten e Franco Collè. Ospite d’eccezione, l’alpinista russo Denis Urubko
che ha assistito l’arrivo di Marco De Gasperi in vetta.
Queste le dichiarazioni del protagonista al termine della sua impresa:
“Recentemente, Fabio Meraldi mi ha
dato una fotografia che ritrae un ragazzino intento a correre dietro a due
campioni lungo un traverso sopra il rifugio Gonnella. I due campioni erano
Fabio Meraldi e Matteo Pellin, il ragazzino, invece, ero proprio io. Da quando
fu scattata quella fotografia, sono ormai passati 22 anni. Era la terza
edizione della Monte Bianco SkyMarathon, una gara organizzata sullo stesso
percorso di questo record e vinta da Adriano Greco. All’epoca, avevo appena
sedici anni e, nonostante il mio forte desiderio, non potei partecipare alla
gara.
Il mio sogno di indossare quel pettorale non si è potuto realizzare, prima di tutto perché quella gara non è mai più stata organizzata. Il mio sogno di ritornare sul Monte Bianco cercando di salirlo e scenderlo il più velocemente possibile, invece, si è realizzato oggi.
E’ stata una vigilia complicata, direi alquanto agitata e nervosa. Sapevo fin dall’inizio che il riferimento di Fabio era un qualcosa d’importante e difficile da abbassare. Inoltre, le condizioni del ghiacciaio, con i ponti sui crepacci che continuavano a sciogliersi giorno dopo giorno, hanno creato apprensione anche dal punto di vista della sicurezza. Sono tanti gli amici che vorrei ringraziare oggi, accorsi qui per assistermi come in tante occasioni. Un pensiero particolare però vorrei esprimerlo per mia mamma che non c’è più. Sono sicuro che lei ha vegliato su di me, dall’alto, lungo tutto il tragitto”.
Il mio sogno di indossare quel pettorale non si è potuto realizzare, prima di tutto perché quella gara non è mai più stata organizzata. Il mio sogno di ritornare sul Monte Bianco cercando di salirlo e scenderlo il più velocemente possibile, invece, si è realizzato oggi.
E’ stata una vigilia complicata, direi alquanto agitata e nervosa. Sapevo fin dall’inizio che il riferimento di Fabio era un qualcosa d’importante e difficile da abbassare. Inoltre, le condizioni del ghiacciaio, con i ponti sui crepacci che continuavano a sciogliersi giorno dopo giorno, hanno creato apprensione anche dal punto di vista della sicurezza. Sono tanti gli amici che vorrei ringraziare oggi, accorsi qui per assistermi come in tante occasioni. Un pensiero particolare però vorrei esprimerlo per mia mamma che non c’è più. Sono sicuro che lei ha vegliato su di me, dall’alto, lungo tutto il tragitto”.
Ulteriori info e aggiornamenti su
www.boymountaindreams.com
Riferimenti del record al Monte Bianco
Monte Bianco - Via
Normale Italiana o Via Ratti dal Rifugio Gonella
Distanza complessiva 49,6 km
Dislivello positivo 3.750 m
Best performance
Fabio Meraldi (1995) 6h45.24 –
4h28.36 (salita) e 2h16.48 (discesa)
Prima discesa
L'itinerario fu percorso per la
prima volta in discesa il 1º agosto 1890 da Luigi Graselli, Giovanni Bonin e
Achille Ratti, il futuro papa Pio XI, con le guide Joseph Gadin e Alexis
Proment.
Courmayeur (1.224 m) 0,0 km - ore
4:30
Bivio Val Veny (1.236 m) 1,5 km
Santuario Notre Dame de la Guerison ( 1.440 m) 3,8 km
Bivio Purtdud (1.537 m) 5,2 km - ore 4:52
Baita Pramotton (1.581 m) 8 km
La
Visaille (1.679 m) 8,8 km
Combal
(1.987 m) 11,5 km - ore 5:23
**
fine strada asfaltata
Rifugio
Gonnella (3.071 m) 18 km - ore 6:37
Col des Aiguilles Grises (3.811 m) 21
km
Piton des Italiens (4.002 m) 21,4 km
Dôme du Goûter (4.306 m) 22,2 km
Capanna
Vallot (4.362 m) 23 km
Cresta de Bosses (4.500 m) 23,5 km
Montre
Bianco (4.810) 24,8 km - ore 8:43
Cresta de Bosses (4.500 m) 25,3 km
Capanna
Vallot (4.362 m) 26,6 km – 8:52
Dôme du Goûter (4.306 m) 27,4 km – 9:00
Piton des Italiens (4.002 m) 28,2 km
Col des Aiguilles Grises (3.811 m) 28,4
km
Rifugio
Gonnella ( 3.071 m) 31,6 km
Combal
(1.987 m) 38,1 km
**
inizio strada asfaltata
La
Visaille (1.679 m) 40,8 km
Baita Pramotton (1.581 m) 41,6 km
Bivio Purtdud (1.537 m) 44,4 km
Santuario Notre Dame de la Guerison ( 1.440 m) 45,8 km
Bivio Val Veny (1.236 m) 48,1 km
Courmayeur (1.224 m) 49,6 km - 11:13
(comunicato stampa by Boy Mountain Dreams)