domenica 5 febbraio 2012

2^ RONDA GHIBELLINA 29 gennaio 2012

(comunicato organizzatori)

L’11 giugno 1289, nella battaglia di Campaldino, i ghibellini aretini persero la vita, la libertà e l’orgoglio;
allora, i botoli ringhiosi di dantesca memoria, mancarono l’appuntamento con l’onore e con la gloria.
Oggi 29 gennaio 2012, trecento trailer ghibellini armati di determinazione ed entusiasmo, vestiti con tecnologici usberghi, protetti da camagli di pile e letali camelbag e marsupi; hanno reso indimenticabile e avvincente questa seconda edizione della RONDA GHIBELLINA, in terra aretino toscana.
Dopo l’accoglienza nel funzionale palazzetto dello sport, arricchito dallo stand enogastronomico degli amici della val di Chio e serviti da personale in costume medievale; le truppe si sono rifocillate con il ricco pasta party del sabato e dopo il briefing pre-gara tutti a ritemprarsi con un bel sonno ristoratore.
Chi con sacco a pelo nella calda palestra, chi in camper nel piazzale antistante e chi nei B&B del borgo e del contado di Castiglione.
Sveglia, colazione, punzonatura e finalmente pronti alle ore 8, scalpitanti e sbuffanti nel campo di marte, come indomiti destrieri; tesi nell’attesa di un ordine o un grido di battaglia “Volete la ronda…e che ronda sia”.
A questa esortazione tutti i trailers sono partiti per i sentieri antichi della ronda, chi assassina tredici chilometri, chi valligiana venticinque chilometri e chi ghibellina; la più estenuante e ardita ma anche la più completa e appagante, la winter trail marathon di quarantatré chilometri.
Il percorso a detta di tutti, molto bello e tecnico, con lunghi tratti in single-track e passaggi fra terrazzamenti di ulivo e vitigni pregiati; veniva qua e la arricchito dall’attraversamento di spettacolari borghi e antiche rovine.
La natura, l’arte e la storia sono stati i fili di Arianna che hanno guidato i trailers, provenienti da tutta Italia, lungo il tracciato irto e contorto del contado ghibellino.
La parte più selvaggia del percorso, i ruderi di Larniano, il borgo del Ranchetto e il boscoso borro delle Strosce; saltati la scorsa edizione causa la neve, hanno avuto quest’anno la loro meritata parte di gloria.
Il tutto è stato impreziosito da rifocillanti ristori, piazzati in piccoli vicinati montani, gestiti da gente locale con calore ed entusiasmo; il meteo ci è stato propizio, contrariamente all’anno passato, permettendo a tutti di poter ammirare i paesaggi preappenninici di questo estremo lembo di terra toscana.  
La cronaca ha detto che Francesco Caroni ha vinto la gara regina, unico sotto le 4 ore dei circa 170 partenti, se è un nazionale ci sarà un perché; seguito da Gian Luigi Ranieri a circa 6 minuti, Ernesto Ciravegna ed Enzo Bentivoglio, arrivati assieme, a circa 35 minuti, mentre Edimaro Donnini, il primo dei locali, a circa 45 minuti.
Fra le donne, la gara è stata rivinta da Francesca Nardi, l’atomica in canottiera, mentre la seconda Cristina Tasselli, come l’anno passato, l’ha seguita a circa 6 minuti; per il terzo posto Federica Cataudella, con un ulteriore ritardo di 6 minuti, ha preceduto di circa 8 minuti Jessica Giovannini e buona quinta con circa 30 minuti di ritardo Mara Ceccini.
Per la 27 chilometri il gruppo di circa 80 partenti, per lo più stradisti alla scoperta del trail, è stato regolato da Alessio Lachi in campo maschile e dall’astro nascente del trail Margherita Battini, in quello femminile.
Per l’adrenalinica assassina di 13 chilometri, i circa 60 partenti sono stati guidati da Simone Di Giovanni, per gli uomini, e Maria Chiara Parigi per le donne.                   
Adesso, davanti ad un bel camino acceso, con lo stomaco pieno di carni arrostire e un bicchierino di profumata grappa in mano; c’è chi rimembra la gioia dalla sfida vinta, chi il piacevole ricordo del paesaggio goduto, chi la rabbia dell’imprevisto subito o chi, come noi, su come fare per rendere ancora più avvincente e sicura la Ronda Ghibellina tre.
È vero in questa edizione abbiamo fatto il pieno di elogi, tutto è filato alla perfezione, percorso, tracciatura, accoglienza e ospitalità sono state all’altezza di un grande evento; questo ci rende felici e ci spinge ad andare avanti ancora più motivati, ma sicuramente nessuno del comitato organizzativo dovrà credere di essere apposto, per tanto al grido di  “persevera et impera” cominceremo a costruire per il 2013…alla faccia dei figli di maya..


RENATO  MENCI   by  “GASOLIO   

mercoledì 1 febbraio 2012

TOR DES GEANTS: ISCRIZIONI CHIUSE IN MENO DI MEZZ'ORA


Chiuse a tempo di record le iscrizioni alla terza edizione del Tor Des Géants®. Aosta, 1 febbraio 2012_Non si è fatta attendere la risposta degli amanti dell'endurance trail alla chiamata della nuova edizione del Tor des Géants®, la gara più attesa dell'anno che, su uno sviluppo circolare di 330 km e 24.000 mt di dislivello positivo, percorre l'intero perimetro della Valle d'Aosta passando ai piedi dei quattro Giganti delle Alpi: Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso.

Sono bastati infatti 27 minuti per raggiungere e superare il numero limite dei partecipanti, posto, quest'anno, a quota 550. Il sovraffollamento delle iscrizioni andate a buon fine, con relativo pagamento della quota, che simultaneamente sono affluite al sistema informatico da tutto il mondo, ha causato un over-booking. Gli organizzatori, dopo attenta verifica, hanno deciso di mantenere valide tutte le iscrizioni pervenute nella modalità corretta (ovvero con pagamento della quota di iscrizione e ricezione della mail di conferma iscrizione).

Una soddisfazione che premia il lavoro congiunto della Regione Autonoma Valle d'Aosta e dei VDA Trailers, ideatori e organizzatori dell'evento, artefici di un successo internazionale che ha superato ogni più rosea aspettativa.

L'Assessore al turismo, sport commercio e trasporti della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Aurelio Marguerettaz ha commentato: "Questo risultato ci riempie di gioia. In pochi anni il Tor è diventato un momento sportivo in cui la comunità valdostana si sta riconoscendo ed immedesimando. E' una occasione straordinaria per conoscere le nostre belle montagne, i nostri prodotti, il nostro savoir faire e la nostra grande umanità.
Quelli che, a vario titolo, vengono coinvolti nella gara - siano essi volontari o atleti - , vivono momenti eccezionali, e sono contagiati dalla voglia di raccontare la loro esperienza agli altri".

Il Tor des Géants®, quest'anno in programma dal 9 al 16 settembre, è l'endurance trail più duro e spettacolare al mondo (330 km di sentieri alpini, 24.000 metri di dislivello positivo). Anche quest'anno la lista degli iscritti spazia da un capo all'altro del pianeta. Saranno 26 le nazioni rappresentate con trailer provenienti da Giappone, Stati Uniti, e Canada, Australia, Nuova Zelanda ma anche Francia, Spagna, Belgio e Svizzera, oltre ai tantissimi italiani che non perdono l'occasione di sfidare i propri limiti. Oltre agli iscritti ufficiali, sono invitati, come da consuetudine, i vincitori dell'edizione 2011 (primi 3 classificati generali maschile e femminile).

Per tutti i trailers che non sono riusciti ad iscriversi in tempo utile, vi sarà un'ulteriore possibilità di far parte dei concorrenti ufficiali del Tor des Géants® 2012: essere ripescati, dalla lista d'attesa a fronte di eventuali rinunce.

A partire da oggi, comincerà quindi l'allenamento e la preparazione dei trailers che hanno superato la prima prova, quella dell'iscrizione. Un allenamento fisico e psicologico, per affrontare quella che, secondo le testimonianze di chi la gara l'ha conclusa, è e rimane, prima di tutto, una grande ed irripetibile avventura.
Tutte le informazioni dettagliate sulla corsa sono disponibili sul sito www.tordesgeants.it